Ciao a tutti e ben
ritrovati!
La scorsa volta vi
avevo lasciato iniziando a raccontarvi dell'asilo "Il Girotondo".
Come vi avevo accennato io e la mia compagna siamo andate a scoprire il
servizio: subito una maestra ci ha accolto nell'ufficio in modo molto gentile
cercando di metterci a nostro agio. Dopo aver sbrigato le faccende pratiche dei
documenti ci ha illustrato il nido: c'era un grande box pieno di giochi con i
bambini più grandi dai 3 ai 6 anni, mentre nell'altra stanza c'era l'altra
maestra con quelli più piccoli dai 6 mesi ai 3 anni e anche qui molti giochi e anche
i seggioloni. Perciò, avremmo dovuto stare un pò da una parte e un pò
dall'altra in modo da interagire con tutti i bambini.
Il primo incontro era
andato bene e avevo ricevuto una gran bella impressione sia dalle maestre e sia
dal servizio. Io avrei cominciato il 13 luglio e avrei terminato il 7 agosto
dalle 8.30 alle 12.30 dal lunedì al venerdì. Prima che arrivasse il gran giorno
per iniziare ero molto entusiasta e avevo una gran voglia di mettermi alla
prova! Avvicinandoci al primo giorno però, è iniziata a salire un po'
l'agitazione: in fin dei conti sarei andata lì con molta teoria dagli studi a
scuola, ma con nessuna nozione pratica; alcune volte mi ero occupata delle mie
cuginette ma non era la stessa cosa. Però, mi sono convinta ad essere positiva
e a non farmi prendere dal panico ancor prima di iniziare! Sarei andata lì
piena di buoni propositi e con tanto impegno e determinazione e ce l'avrei
fatta!
E così è arrivato il
primo giorno ... Non nego che sia stato un po' difficile ... Mi sono presentata
puntuale e come prima cosa la maestra mi ha indicato di andare ad aiutare l'altra
educatrice con i più piccoli. Non c'erano ancora molti bambini perchè sarebbero
arrivati più tardi durante la mattinata, ma così ne potevo approfittare per
conoscere quelli presenti e iniziare a relazionarmi con loro. Cosa ben
prevedibile e come avevo già imparato al tirocinio svolto alle elementari, i
bambini così piccoli oltretutto, non si facevano avvicinare con molta facilità
e avevano uno sguardo diffidente. Questo non era molto incoraggiante, poi
aggiunto al fatto che non sapevo nemmeno bene come muovermi e cosa fare, la
ricetta che ne usciva non era molto promettente ... Ma mi sono seduta nel
grande tappeto vicino a tutti i bambini e all’educatrice, la quale mi ha
presentato come la nuova maestra (ero così felice quando mi ha chiamata così)
che sarebbe stata insieme con loro. L'educatrice stava cercando di calmare un
bambino appena arrivato e che non era molto felice di stare lì e di essersi
staccato dalla mamma, attraverso delle canzoncine: i bambini le conoscevano
bene e le cantavano pure loro, era come una magia; imparare le canzoni si
sarebbe rivelato molto utile, perchè ai bambini piacevano ed era un rimedio per
tranquillizzarli.
A metà mattinata era
l'ora della merenda e ho aiutato la maestra a disporre bene i seggioloni per
tutti i bambini e a dare il succo di frutta oppure il vasetto di frutta, il
dolcetto o il biberon per i più piccoli. In seguito, ho giocato con i bambini con
gli animaletti, i sonagli, i peluches e controllando soprattutto che non si
facessero male a salire e scendere dallo scivolo.
A conclusione della
mattinata sono passata nell’altra stanza per conoscere anche i bambini più
grandi: era il momento del disegno. Tutti i bambini seduti in ordine con le
loro seggioline attorno alla tavola erano pronti a colorare con i pennarelli il
sole sorridente sul foglio, anche se poi naturalmente durante l’attività
qulcuno ha iniziato a girovagare per la stanza con i pennarelli in mano. In
base all’età i più grandi riuscivano a rispettare i contorni della figura e a
non lasciare spazi bianchi colorando in modo uniforme, mentre quelli più
piccoli non avevano ancora acquisito bene questa capacità. Ma tutti erano stati
bravissimi e meritavano un complimento!
Ora infatti, potevano essere liberi di giocare con la cucina e le
pentole oppure con le costruzioni ed io dovevo controllare che non
bisticciassero o si facessero male.
E così il primo
giorno era passato … Quante belle cose avevo fatto con quei piccolini ed era
solo l’inizio … J
che bella esperienza! Non vedo l'ora che arrivi il terzo anno e scoprire com'è essere un'educatrice! Intanto mi alleno con mia figlia ;)
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