giovedì 12 aprile 2012

Alle elementari!


Eccomi di nuovo qui! 
Se vi ricordate devo concludere il racconto dello stage compiuto alle elementari.
E' arrivato il momento di trarre un po' delle riflessioni: un elemento di estrema importanza che abbiamo potuto notare sin dalle prime lezioni a cui abbiamo partecipato, è che la scuola elementare riproduce un ambiente familiare e costituisce un punto di riferimento per il bambino. La maestra rappresentava per loro una figura fondamentale, un modello da seguire e le erano tutti molto legati: lei con la sua gentilezza e pazienza e grande esperienza cercava un continuo dialogo con i bambini tenendo conto delle loro sollecitazioni; trasmetteva contenuti in modo semplice rispettando le esigenze e l'età dei bambini. Il metodo prevalente era quello intuitivo: i bambini apprendevano in particolare attraverso le immagini e manipolando gli oggetti, sottolineando ancora la loro esigenza di concretezza e di mantenere un contatto con la realtà. Inoltre, la maestra prediligeva anche il lavoro di gruppo in modo che i suoi alunni partecipassero in modo attivo relazionandosi e confrontandosi con i pari.
Disegno che mi ha regalato 
una bambina
A quel punto dell'anno avevano già imparato la addizioni e le sottrazioni e la maestra stava insegnando loro le moltiplicazioni e le divisioni e svolgevano molti esercizi di coniugazione dei verbi in tutti i modi e i tempi. Poichè eravamo riuscite a conquistarci un po' la loro fiducia, potevamo allontanarci dal nostro angolino e andare ad aiutarli con gli esercizi di matematica e di grammatica e la cosa che mi ha lasciato stupita, è che se all'inizio non acconsentivano al nostro sostegno molto facilmente poi, accettavano felici i consigli, segno che ormai avevamo conquistato la loro fiducia. Conferma di questo grande traguardo è i disegni che i bambini hanno iniziato a regalarci.
Un giorno abbiamo aiutato la maestra a preparare una torta in classe insieme ai bambini per la merenda. Il momento della ricreazione infatti era fondamentale: veniva preparata fuori dell'aula una grande tavola dove sistemare le bevande e la merenda. Così i piccoli potevano mangiare tutti insieme e poi divertirsi a giocare. Questa pausa tra le lezioni era il momento più bello in cui potevamo sentirci coinvolte a pieno, interagire e collaborare con i bambini.
Un momento che ricordo con molta felicità è quando abbiamo aiutato la maestra e i bambini per la festa di carnevale: abbiamo riunito tutti i banchi per creare una grande tavola, abbiamo sistemato i piatti, le salviettine, i bicchieri per tutti, ma soprattutto abbiamo aiutato i bambini a vestirsi con i loro abiti e le loro maschere colorate. Un bel ricordo sono i loro sorrisi quando li abbiamo truccati in tema al loro vestito per la festa.
Le ultime due volte abbiamo realizzato anche un progetto per i bambini: abbiamo letto per loro una storia e i piccoli dovevano fare a riguado degli esercizi e un bel disegno e tutti hanno aderito con entusiasmo e felicità all'attività che abbiamo proposto.
Disegno di una bambina per
salutarmi
L'ultimo giorno, è stato un po' triste abbandonare tutti quei bambini a cui ci eravamo tanto affezionate, ma loro per mandare via tutta quella malinconia ci hanno regalato dei bellissimi disegni per salutarci e la maestra ci ha fatto promettere che saremo andate a ritrovarli presto.
Questa è stata un'esperienza unica per me: la mia prima attività pratica e la cosa più bella è stata superare le difficoltà e l'imbarazzo sia da parte mia sia da parte dei bambini per costruire un bel legame basato sulla fiducia e l'affetto.
Spero che l'esperienza che vi ho appena raccontato vi sia piaciuta e vi sia stata utile. Ci risentiamo presto con altri racconti. Baci.

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