sabato 9 giugno 2012

Progetto di visita ad una scuola steineriana



Verso la fine dell’ultimo anno di liceo io e le mie compagne abbiamo fatto visita alla scuola Waldorf Aurora a Cittadella  per cogliere gli elementi caratterizzanti di questa pedagogia.
Questo metodo nacque nel 1919 a Stoccarda, in particolare nella fabbrica Waldorf-Astoria, dove il direttore scelse questa metodologia per istruire i figli degli operai della sua fabbrica.
In questo modo venne fondata la prima scuola steineriana, attraverso dei principi base tutt’ora caratteristici e che noi abbiamo scoperto durante la visita.
Questa pedagogia si propone di risvegliare appieno le facoltà dell’essere umano nel suo percorso evolutivo, quale essere triarticolato ossia tripartito nelle capacità di pensare, sentire e volere. Cosa importante è che deve essere data la possibilità al discente di auto-elaborazione nei giusti modi e tempi.
Elemento caratterizzante è il rifiuto di un insegnamento nozionistico più proprio delle nostre scuole, per coltivare le discipline artistiche, quali la musica, il teatro, la pittura, il modellaggio, l’artigianato e lavori manuali come l’uncinetto e la costruzione di veri e propri macchinari tecnologici nelle classe più avanzate, tralasciate e poste più in secondo piano dall’insegnamento tradizionale. Abbiamo visto i bambini dai 3 ai 6 anni totalmente liberi di giocare all’aria aperta sempre sotto la supervisione dell’insegnante, la quale ci ha mostrato i disegni da loro realizzati: con i colori degli acquerelli hanno espresso totalmente le loro emozioni e la loro interiorità dando vita a delle rappresentazioni colorate ma comunicative; una cosa sorprendente per bambini della loro età. I bambini dai 6 agli 11 anni invece, indossavano in classe delle pantofole e avevano degli astucci realizzati proprio da loro con la tecnica dell’uncinetto. Abbiamo avuto modo di vedere il loro teatro dove regolarmente i bambini mettevano in scena delle rappresentazioni. I ragazzi più grandi ci hanno mostrato gli strumenti in legno che loro stessi stavano realizzando.
L’insegnante inoltre, ci ha parlato di un progetto realizzato con i bambini in una fattoria lì vicino: stavano trattando il tema della terra e della campagna e quale modo migliore di sperimentarlo in prima persona, svolgendo in modo attivo i lavori all’interno nella fattoria, vedendo in un secondo momento le piante cresciute che loro avevano piantato.
Poi abbiamo scoperto l’assoluta mancanza di libri: i bambini stessi realizzavano i loro quaderni e si occupavano del materiale che avrebbero poi studiato.
Le discipline vengono trattate a periodi o “epoche” che solitamente vanno dalle tre alle sei settimane consecutive, tutte le mattine nelle prime due ore di lezione.
Questo tipo di istituzione scolastica prevede l’autogestione nei consigli di classe da parte degli insegnanti e la loro completa autonomia e l’autofinanziamento mediante delle donazioni.
Una cosa che mi ha colpito molto è l’assenza di pagelle alla fine dell’anno, sostituite da una poesia per i bambini scritta dagli insegnanti per ciascuno dei loro alunni e che parla proprio di loro e del loro percorso di apprendimento durante l’anno.
Dunque, questo tipo di pedagogia si può riassumere come un “educare alla libertà”, un’azione educativa che avviene “da anima ad anima”, passando dall’anima dell’adulto a quella dell’allievo, per uno sviluppo armonico di tutti i suoi elementi e il raggiungimento dell’integrità della persona nei suoi aspetti corporei, emozionali, intellettivi. Un accento importante nell'impostazione educativa proposta da Steiner viene posto  per quanto riguarda il cammino di autoeducazione.
Questo progetto di visita alla scuola steineriana l’ho trovato molto interessante e mi ha permesso di comprendere meglio le idee alla sua base: questo tipo di scuola non è molto conosciuta in Italia e propone una filosofia di pensiero diversa rispetto alla scuola tradizionale, ma non per questo meno valida o meno efficiente.; piuttosto credo che ne valga la pena conoscerla e diffonderla.
Se non sapevate molto della pedagogia Waldorf spero di esservi stata d’aiuto per conoscerla un po’ meglio. :) Baci

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